Mar Mediterraneo Centrale
Per prima cosa bisogna aprirli, incidendo il muscolo vicino al callo (che poi è il punto stretto della conchiglia)
Ora aprite il fasolaro, cercando di conservare l'acqua, che è molto profumata.
L'operazione richiede una certa forza se il mollusco è ben vitale….se non lo è non è fresco!
Staccate il frutto dalla conchiglia e sciacquatelo per togliere sabbia e sassolini.
Ora separate il piede rosso dalla sacca della sabbia.
Usate un coltellino affilato per non rovinare il frutto di mare.
Non è ancora finita: le carni del fasolaro sono molto dure, quindi prima di poterlo mangiare è necessario battere il frutto per intenerire le carni. L'ideale è un martello da cucina, ma un batticarne potrà servire ugualmente.
Ora potete cucinarlo come preferite:
è ottimo anche crudo, condito con un filo di olio al peperoncino e un battuto di aglio e prezzemolo.
coni il fasolaro si preparano sughi per la pasta profumati e leggeri o deliziose polpettine. In ogni caso non richiede lunghe cotture per non perdere sapore e non indurirsi ulteriormente.
Il fasolaro , come tutti i molluschi bivalvi, è caratterizzato dalla presenza di una conchiglia composta da due valve distinte ed incernierate tra loro mediante legamenti ed incastri.
Le valve si aprono e richiudono grazie all’azione di robusti muscoli dorsali detti muscoli adduttori. Il piede si dilata per effetto della pressione sanguigna e assume la forma di una scure, atta allo scavo dei substrati sabbiosi e detritici nei quali i fasolari vivono a profondità che vanno dai 10 ai 20 metri.