Per garantire la sopravvivenza di bar e ristoranti, la clientela, la presenza è fondamentale.
In un Paese come l’Italia, diversa per cultura e abitudini, anche il virus si è presentato in modo diverso, e di conseguenza anche le percezioni di paura e le volontà di ritorno alla vita normale sono disomogenee di città in città.
Secondo un’analisi di The York il 77% degli Italiani conta di ricominciare a frequentare i ristoranti entro il 22 giugno, dando priorità a locali con spazi aperti e sistemi di prenotazione e pagamento digitali, in pieno rispetto delle norme di sicurezza.
Dalle nostre indagini, il nord sembra più cauto nella ripartenza, mentre alcune città del sud che hanno vissuto meno il problema Covid sono già pronte.
Di certo ciò che viene premiata, da nord a sud, è l’attenzione a far sentire sereno il cliente, a metterlo a proprio agio, che si traduce non solo in tutte le attenzioni dettate dalla sicurezza, dal minor affollamento nei locali, dal rispetto di tutte le precauzioni necessarie, ma anche dalla gentilezza e dall’efficienza, dal voler riconquistare i clienti, risorse fondamentali per poter ripartire.
Dai vari sondaggi emerge che durante il lockdown un terzo degli italiani ha utilizzato il delivery in modo più assiduo, e due terzi degli italiano hanno fiducia nelle misure messe in campo dai ristoratori a favore della sicurezza, ma la domanda che tutti si chiedono è se i clienti avranno voglia di uscire e tornare a frequentare i locali.